domenica 3 giugno 2012

"I muscoli del capitano" - De Gregori

Buone nuove da Derby! Ho trovato lavoro in un Caffè. Appena vi dirò quanto mi pagano cadrete dalla sedia, ma ci tengo a sottolineare che per gli standard di qui è poco: 3.500$ lordi al mese, lavorando sulle 9 ore al giorno. Cose incredibili! Oddio.. poi è vero che una zucchina ti costa 2.5$ (si una, non un kg!), le sigarette 20$, una pinta al bar 10$ e un kg di pomodori 6/7$..però.. !
Facendo il calcolo escono 17$ lordi all'ora, dico che è poco perchè altre persone mi hanno parlato di 25$! Per me va bene così, finalmente posso fare un po' di esperienza qui e aggiungere una "tacca" australe al mio curriculum.
Derby è 200 km a nord di Broome, se avessi fatto il viaggio in macchina avrei speso due o tre ore. Invece ci ho messo tre giorni, in mare. Un annuncio sulla bacheca di un ostello era scritto dallo skipper di una barca a vela di 17 mt e offriva un passaggio da Broome a Darwin (2300km via terra), passando attraverso un arcipelago di isole dall'apparenza magnifica. Unica cosa da pagare il cibo! Incontrato il capitano, visto la barca, decidiamo di salpare. L'allegra combriccola è costituita da due italiani (io e Francesco), due tedeschi (Markus e la signora Marlis) e un Aussie, il capitano Craig. E una gatta, Kiss kiss.
Li per li non l'avevo capito, ma Craig s'è rivelato un capitano che "se vuole si leva l'ancora dai pantaloni e la getta tra le onde..", insomma un tipo tosto, vero lupo di mare con la cicatrice sul petto e chissà cosa dentro. Noi invece eravamo la ciurma più scassata del mondo, tutti più o meno sofferenti mal di mare. Markus più di tutti, forse anche perchè la sera prima aveva festeggiato un po' troppo. Io per tre giorni sono scesa in coperta soltanto per dormire. 
Certo che se sono a Derby e non a Darwin un motivo ci sarà: proprio mentre il capitano dava prova del suo coraggio stando sul ponte della barca a lottare con una vela, una cima gli si è attorcigliata intorno al polso e gliel'ha rotto. Fine dei giochi.
Abbiamo fatto rotta verso un'isola che ospita una miniera di ferro e ci siamo fatti "soccorrere". I minatori sono stati eccezionali, gentilissimi e pronti. Quando siamo arrivati hanno prelevato Craig e Markus (che stava malissimo ormai da tre giorni) e organizzato un flying doctor per portarli all'ospedale più vicino, Derby appunto. Il giorno dopo hanno dato la possibilità anche a noi di prendere una aereo, gratis. Marlis aveva promesso al capitano di restare a badare alla gatta e alla barca. Chissà adesso come sta, se ha deciso di rimettersi a navigare con Craig o no. Chissà se Craig può navigare.. Mah.
Questa è la storia. 
Il fatto che più mi dà da pensare è che sono arrivata qui "senza niente", senza macchina, senza tenda, senza un posto dove stare. In campeggio, uno degli addetti alla manutenzione ci ha prestato un telo da mettere per terra per evitarci un po' di umidità. Pensavamo che avremmo dormito sotto le stelle, invece un ragazzo ci ha regalato una tenda che stava per buttare via per alcuni buchi sul fondo. Il secondo giorno vado a portare un curriculum, giusto perchè non si sa mai, e trovo lavoro. E teoricamente anche un posto più comodo della tenda (del pavimento della tenda) dove stare. 
Uno pensa che sta andando male, malissimo.. poi succede qualcosa e tutto cambia. Era da tempo che non sentivo questo tipo di sensazione, questa "quasi fiducia" nel fatto che le cose possano cambiare.

:)

(L'unica cosa che ancora non cambia è la mia connessione a internet. Quindi ancora niente foto per il momento. Sorry.)

2 commenti:

  1. Bello bello bellissimo! Letto tutto d'un fiato!
    Non vedevo l'ora di sapere come era andata a finire. Mi pareva di leggere un libro d'avventura!

    Continua così! :)

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