lunedì 24 settembre 2012

L'inverno di Cairns


Sono passati tre mesi dall'ultimo post.. Mentre si viaggia si ha sempre voglia di condividere le proprie avventure, ma quando ci si ferma da qualche parte per un po' e si entra nella routine sembra non ci sia niente di particolarmente eccitante da dire. Cercherò di fare del mio meglio:
Dopo il giretto con Georgia (che tra l'altro mi ha "abbandonata" al secondo giorno per un colloquio di lavoro e poi sono dovuta andare a riprenderla, per essere abbandonata di nuovo l'ultimo giorno... vabbè..) ho accettato un lavoro come housekeeper (donna delle pulizie) a Cairns, nell'albergo dove lavorava il mio amico fijiano, Vetta. E... niente, ho lavorato li per due mesi con Julie, filippina, simpaticissima, super veloce ed incapace di pronunciare la f (Stepaaaaniaaaa); Joan, dalla Papua New Guinea, 60enne pimpante con la fissa per le bitter nuts; e il mio receptionist preferito Anthony, che stava per farsi prete, poi ha fatto un giro in Europa passando per Amsterdam e adesso convive felicemente con il suo partner. La paga, per la media australiana, non era fantastica: 17$ all'ora. Io da italiana (barista: 7,5€) mi accontento.

Gypsy
Ho comprato una macchina, ford falcon, ovvero una station wagon di 5 mt dentro la quale ho "costruito" un letto scomponibile e montato tendine azzurre (la mia vena bricolage è stata soddisfatta a pieno). 
Insomma vita "normale", lavoro, lavoro, qualche uscita, ogni tanto barbeque.. La sera era un po' come uscire in certi locali in Italia, quando tutti quanti hanno massimo 23 anni e tu ti domandi cosa fai li. Una volta, invece, sono andata in un baretto piccolissimo (il Twelve bar blues) dove c'era una band che faceva blues a microfono libero, quindi una specie di evoluzione del karaoke niente male!
Ed il tempo è passato. Ma mi sentivo in gabbia, sentivo la mancanza del viaggiare, dell'avere ogni giorno qualcosa di nuovo da vedere e qualcuno di nuovo con cui parlare. 
E nel frattempo ho iniziato a pensare alla possibilità di fare il secondo anno qui. 


Mi manca un po' casa. Famiglia, amici, andare al Cafè Nol e sapere esattamente cosa aspettarmi. L'abitudine può essere rassicurante. Ogni tanto mi manca anche la mia macchina, nonostante Gipsy sia un 4000, è tristemente a cambio automatico e insomma... è un barcone rispetto alla mia macchina italiana. 
Però. Però ci sono cose che non si possono fare a qualsiasi età o in qualunque periodo della propria vita. E io già mi sento in ritardo.
Vedere il mondo, il più possibile, veramente ti apre la mente. Venire qui mi ha ridato respiro.
Alcuni miei amici sicuramente si sono resi conto che qualcosa non funzionava come prima, che non ero più la stessa Ste'. Non ho elaborato fino in fondo la cosa, non ho ancora capito cos'è successo. Ma adesso mi sento più interessata, più rilassata, sto riconquistando fiducia in me stessa.. anche se ovviamente problemi ne capitano anche qui. Però ti ritrovi in una situazione in cui non hai molte possibilità e la concatenazione di pensieri è questa: ok ho questo problema, che sfiga! vabbè, troviamo una soluzione. A casa invece: Ho questo problema, che sfiga! Ma sarà mai possibile! E se avessi fatto così, e se quello si fosse comportato in un altro modo! E adesso come faccio?! Non è possibile, tutte a me! etc etc
Ho giusto, giusto una storiella che può fare d'esempio, anche se ho la sensazione che me le sentirò da qualcuno:
sabato pomeriggio, vado a fare la spesa prima di partire per Lakeland (Queensland, dove attualmente sono) per iniziare a lavorare il lunedì in una coltivazione di angurie. Esco dal supermercato, entro in macchina, la macchina non parte. ... 
Ero, per fortuna, con degli amici e ci siamo messi a cercare un meccanico. Il sabato pomeriggio in Australia è tutto chiuso. Bene. Mentre cerchiamo, per strada fermo un ragazzo e chiedo informazioni. E lui inizia a chiederne sulla macchina. Finchè non gli domando se per caso è un meccanico. Dice di no, ma se ne intende. Allora domando se ha voglia di venire a dare un'occhiata. Dice di si, viene al parcheggio, guarda.. Dice che secondo lui possono essere due o tre cose (!!!), torna a casa, prende i cavi, proviamo: niente. Quelli dell'assistenza stradale mi dicono che possono venire a prendere la macchina, ma che non sarà possibile ripararla fino a lunedì. E insomma, questo ragazzo mi propone di lasciargli le chiavi e si offre di occuparsi della faccenda, compreso contattare quelli della garanzia, trovare il meccanico, etc. Come tutti voi, a questo punto, anch'io ho pensato "Si, ciao, adesso lascio la mia macchina ad un tizio mai visto prima!?!". Ma le scelte erano piuttosto ridotte: chiamare il capo e dire quello che era successo, senza sapere quando la macchina sarebbe stata riparata, era come dirgli di prendere qualcun'altro; lasciare la macchina li in attesa di avere un giorno libero per potermene occupare (Lakeland sta a 200km da dove la macchina si è rotta) era impensabile, visto che non si sapeva quando sarebbe potuto accadere.. Quindi alla fine, tra mille dubbi, ho lasciato le chiavi a questo ragazzo; tenendo come unica garanzia un pezzo di carta firmato da entrambi con descritta la situazione. E i documenti di proprietà della macchina. 
Beh insomma, ho riavuto la mia macchina qualche giorno fa: riparata e pure pulita. 
Il punto è che non mi sono messa a commiserare me stessa, a piangermi addosso, a tirare in mezzo la sfortuna eccetera.. Ma ho subito iniziato a cercare una soluzione. (E grazie a dio è andato tutto bene.. :)  ) E questa credo sia una cosa propria di chi viaggia, soprattutto in solitaria, e mi fa stare bene.
Millaa Millaa Falls

Ecco. 
Adesso sono qui, Lakeland: è un miracolo che sia segnato sulle mappe, probabilmente fa 200 abitanti, turisti compresi. Sono qui a raccogliere angurie e collezionare gli 88 giorni che servono per poter richiedere il secondo anno di visto. La paga va bene (cito i numeri per farvi fare un'idea, circa 20$/h), l'accommodation non è male, ci sono un "sacco" di altri backpackers lavoratori. Non c'è assolutamente niente nel raggio di 80 km, ma pazienza..e questo è quanto per il momento. :) 

Alla prossima
S.

Granite Gorge - Rock Wallaby

lunedì 25 giugno 2012

Cairns

Beh come sapete la storia del lavoro è andata a finire male. Ma non sapete che in realtà è anche peggio! Sono passate due settimane e ancora mi devono pagare. Accampano scuse sopra scuse e i soldi non arrivano. Però io non desisto...ancora per un po'.
Solo che sentivo il bisogno di andare via dal polveroso Western Australia. Quindi, dopo aver verificato con disappunto che a Darwin (Northern Territory) non c'era nè lavoro, nè un posto dove stare a dormire - quando i backpackers sentono arrivare i primi freddi a sud si trasferiscono in massa a Darwin, tipo grande migrazione degli gnu in Kenia - , ho preso un bus, poi un aereo, poi un altro e un altro ancora e sono atterrata a Cairns, Queensland!! Viaggio lungo, ma il mio amico cuoco 50enne fijiano mi ha tenuto compagnia. 
East Cost, che dire.. decisamente molto più verde e ventilata della West. Cairns è sul mare, ma coccodrilli e box jelly fish non permettono di farci il bagno. E anche la mancanza di una spiaggia decente, in effetti, è limitante. C'è una lagoon artificiale, al momento chiusa per manutenzione, che ricrea spiaggia e mare e pare essere il punto di ritrovo per tutti quelli che non hanno nient'altro da fare.
Sicuramente il gioiello di punta di Cairns e di questa parte dell'Australia è il Great Barrier Reef. Vi rimando a Wikipedia per dimensioni, caratteristiche etc. L'altro giorno sono andata a fare tre immersioni, ma devo dire che sono rimasta un po' delusa. A livello di corallo è molto bello, si vede che è vivo, colorato, in salute. Ma pesci proprio pochetti. Unici incontri veramente piacevoli quelli con due squaletti e due tartarughe. Belle le tartarughe! Comunque chissà, magari era il punto sbagliato, magari è la stagione sbagliata.. fatto sta, che come dice mio fratello (mi tocca dargli ragione) a volte (ma non troppa) il Mar Rosso è una spanna sopra.
I prezzi degli ostelli sono decisamente più bassi rispetto al Western Australia, anche se le zucchine continuano a costare un occhio della testa.
Domani parto per un viaggetto verso nord con una ragazza inglese conosciuta qui, Georgia. Passeremo per Port Douglas, Cape Tribulation, Cook Town e poi ritorno attraverso Mareeba. Dovrebbero esserci delle spiagge spettacolari, speriamo niente crocodiles.
See ya!

domenica 3 giugno 2012

"I muscoli del capitano" - De Gregori

Buone nuove da Derby! Ho trovato lavoro in un Caffè. Appena vi dirò quanto mi pagano cadrete dalla sedia, ma ci tengo a sottolineare che per gli standard di qui è poco: 3.500$ lordi al mese, lavorando sulle 9 ore al giorno. Cose incredibili! Oddio.. poi è vero che una zucchina ti costa 2.5$ (si una, non un kg!), le sigarette 20$, una pinta al bar 10$ e un kg di pomodori 6/7$..però.. !
Facendo il calcolo escono 17$ lordi all'ora, dico che è poco perchè altre persone mi hanno parlato di 25$! Per me va bene così, finalmente posso fare un po' di esperienza qui e aggiungere una "tacca" australe al mio curriculum.
Derby è 200 km a nord di Broome, se avessi fatto il viaggio in macchina avrei speso due o tre ore. Invece ci ho messo tre giorni, in mare. Un annuncio sulla bacheca di un ostello era scritto dallo skipper di una barca a vela di 17 mt e offriva un passaggio da Broome a Darwin (2300km via terra), passando attraverso un arcipelago di isole dall'apparenza magnifica. Unica cosa da pagare il cibo! Incontrato il capitano, visto la barca, decidiamo di salpare. L'allegra combriccola è costituita da due italiani (io e Francesco), due tedeschi (Markus e la signora Marlis) e un Aussie, il capitano Craig. E una gatta, Kiss kiss.
Li per li non l'avevo capito, ma Craig s'è rivelato un capitano che "se vuole si leva l'ancora dai pantaloni e la getta tra le onde..", insomma un tipo tosto, vero lupo di mare con la cicatrice sul petto e chissà cosa dentro. Noi invece eravamo la ciurma più scassata del mondo, tutti più o meno sofferenti mal di mare. Markus più di tutti, forse anche perchè la sera prima aveva festeggiato un po' troppo. Io per tre giorni sono scesa in coperta soltanto per dormire. 
Certo che se sono a Derby e non a Darwin un motivo ci sarà: proprio mentre il capitano dava prova del suo coraggio stando sul ponte della barca a lottare con una vela, una cima gli si è attorcigliata intorno al polso e gliel'ha rotto. Fine dei giochi.
Abbiamo fatto rotta verso un'isola che ospita una miniera di ferro e ci siamo fatti "soccorrere". I minatori sono stati eccezionali, gentilissimi e pronti. Quando siamo arrivati hanno prelevato Craig e Markus (che stava malissimo ormai da tre giorni) e organizzato un flying doctor per portarli all'ospedale più vicino, Derby appunto. Il giorno dopo hanno dato la possibilità anche a noi di prendere una aereo, gratis. Marlis aveva promesso al capitano di restare a badare alla gatta e alla barca. Chissà adesso come sta, se ha deciso di rimettersi a navigare con Craig o no. Chissà se Craig può navigare.. Mah.
Questa è la storia. 
Il fatto che più mi dà da pensare è che sono arrivata qui "senza niente", senza macchina, senza tenda, senza un posto dove stare. In campeggio, uno degli addetti alla manutenzione ci ha prestato un telo da mettere per terra per evitarci un po' di umidità. Pensavamo che avremmo dormito sotto le stelle, invece un ragazzo ci ha regalato una tenda che stava per buttare via per alcuni buchi sul fondo. Il secondo giorno vado a portare un curriculum, giusto perchè non si sa mai, e trovo lavoro. E teoricamente anche un posto più comodo della tenda (del pavimento della tenda) dove stare. 
Uno pensa che sta andando male, malissimo.. poi succede qualcosa e tutto cambia. Era da tempo che non sentivo questo tipo di sensazione, questa "quasi fiducia" nel fatto che le cose possano cambiare.

:)

(L'unica cosa che ancora non cambia è la mia connessione a internet. Quindi ancora niente foto per il momento. Sorry.)

martedì 22 maggio 2012

Exmouth, Karijini National Park, Broome

E' passato un po' dall'ultimo post, mi sembra giunto il momento di aggiornare la situazione.
Eravamo rimasti a Monkey Mia: onestamente un po' deludente. Una mezz'ora con i piedi nell'acqua fra altri 40 turisti a guardare un paio di delfini che vengono a mangiare. Dopo di che primi veri screzi con i tedeschi e la loro mitica frase "Noi abbiamo pianificato di fare questo e questo, quindi si fa così"... conseguenza: tedeschi abbandonati a Exmouth. Conseguenza: i tedeschi abbandonano l'altro italiano a Exmouth. Si, proprio così, abbandonato a se stesso, senza la possibilità di organizzarsi un po'. E quindi abbiamo unito le forze e, in barba ai germanici, abbiamo passato cinque giorni non male a Exmouth. 
Parco nazionale da qualche parte vicino a Denham
Sono andata a fare il bagno con gli squali balena, la realizzazione del sogno che mi ha fatto decidere di iniziare il viaggio in questa parte di Australia. Sono stupendi. Enormi pescioni che possono raggiungere i 12 mt; placidi mangiatori di plancton che bazzicano a largo del Ningaloo Reef. Spettacolo. 
Poi ho fatto due immersioni al Navy Pier che, secondo gli australiani, è nella top 10 dei siti per immersioni al mondo. In effetti assolutamente meritevole. Tantissimi pesci, alcuni enormi come una cernia che sarà stata 30 kg e che si comportava con i dive master come un cane, lasciandosi fare i grattini sotto il "mento". Pesci farfalla, squaletti, tartarughe, nudibranchi e una miriade di altri sconosciuti.
Però, secondo me, la vera perla di Exmouth è Torquoise Bay. Spiaggia molto bella, ma soprattutto la possibilità di fare snorkeling partendo da riva e di vedere tantissima vita marina. Fra cui, per me, una stingray bella grande che riposava sul fondo e un piccolo squalo. Mi si stampa un sorriso ogni volta che ci penso.
Oltre a queste attività, abbiamo scroccato un letto per due notti, visto che nessuno andava a rifarlo! hehe.. c'è da dire che ho sentito più di una di queste storie, nei campeggi e negli ostelli sono piuttosto distratti.

Entrata del Karijini National Park

Dopo cinque giorni era arrivato il momento di spostarsi, quindi abbiamo affittato l'unica macchina disponibile per uscire dalla penisola di Exmouth che però doveva essere portata a Karratha. Cosa c'è di bello a Karratha? Niente :) Però la macchina ci ha consentito di andare al Karijini National Park e di vedere ed esplorare delle stupende gole/canyon. Avrei voluto vedere i dingo, ma evidentemente erano piuttosto timidi. Avrei anche voluto fare il bagno nelle piscine naturali in fondo alle gole, ma l'acqua era gelida!



Pool nel Karijini N.P.






Da Karratha (12h totali di permanenza) abbiamo preso un Greyhound per arrivare a Broome (11 ore.......) ed eccomi qui. L'amico italiano (Tommaso) ha trovato un passaggio per andare a Darwin il giorno dopo il nostro arrivo qui. Io volevo fermarmi un po', dopo aver guidato per tre giorni la bellezza di 1500km circa.





Broome è famosa per la sua spiaggia, Cable beach, ma secondo me non è all'altezza di molte altre. Magnifici tramonti, ma niente di più.
Stranissima struttura, questa città. E' situata su una penisola, Cable beach è nella parte ovest, la città vera e propria nella parte est, e in mezzo c'è un aeroporto... mah...Australia!  In compenso è decisamente più vitale di Exmouth, molti ristoranti, caffè, resort. Il piano è di vedere se riesco a trovare lavoro qui.. altrimenti via, destinazione Darwin.

Cable Beach attraverso gli occhiali da sole :)



lunedì 7 maggio 2012

Le vecchiette in treno e i tedeschi in macchina

L'altro giorno stavo tornando a Perth con il treno e di fronte a me c'erano sedute due vecchiette sui 70, belle arzille. Sorridendo ai loro rispettivi vicini di sedile, hanno iniziato a intrattenere una piacevole conversazione. Fino a che, dopo buoni dieci minuti di chiacchiere, tirano fuori un libricino  con stampato in parole cubitali "Awake and Trust!" e cercavano di rifilarlo ai poveri malcapitati a loro portata. Da qui un'importante riflessione: "Mai e poi mai sedersi vicino ad una vecchietta in treno!"
C'è poi da dire che è anche meglio non sedersi vicino ad un aborigeno di città, perchè probabilmente puzzerà come una capra e sara disgustosamente ubriaco. Mi dispiace un po' dire queste cose degli aborigeni, magari il 90% di loro sono rispettabilissime persone. Ma quelli che ho visto io finora non lo sono. Stanno tutto il giorno in qualche parco ad ubriacarsi con il sussidio statale. Mah.

Il potente mezzo per il road trip!
Perth sembra ormai così lontana! E in effetti lo è, visto che in tre giorni di road trip mi sono sparata 800 km in compagnia di due tedeschi (lui e lei) e un altro italiano. Non fosse che i tedeschi non parlano con noi a morire e che decidono tutto loro, non sarebbe neanche male come viaggio..
Non fosse che la ragazza tedesca sembra avere (come avrebbe detto la mia amica Kendal, yes, like candle!) "a stick in her ass" e ogni cosa che le dici ti risponde come se le avessi appena ucciso il gatto...
Non fosse che il ragazzo tedesco dice una parola ogni 8/9 ore e di solito in tedesco...
Non fosse che sono così senza soldi da cercare i campsite più a buon mercato che ci sono, il che significa senza docce, senza corrente e in mezzo al nulla, quindi anche senza alcuna possibilità di connessione internet o anche solo di copertura telefonica.
Vabbè... mica sarà questo a rovinarmi l'anno in Australia! Che è appunto un anno quindi anche se passo un mese con questi... ......... beh anche no, magari a Exmouth li mollo e compro una macchina per i fatti miei!!

Shell Beach
Oggi siamo stati alla Shell beach. Uno spettacolo di spiaggia fatta di conchiglie, ovviamente, e mare spettacolare! (foto appena avrò una connessione decente). La Lonely dice che lo strato di conchiglie arriva a 10mt di profondità! Domani ci aspetta Monkey Mia con i suoi delfini :) 
Ah dimenticavo di dire che questo road trip mi è già costato, oltre al cibo e alla benzina, 500 $ di multa perchè ero senza cintura dietro. Che dire.. qua anche se gli dici che sei un turista ( e quindi non capisci/non sai), che la cintura è incastrata fra quattro zaini giganti, che farai di tutto per sistemare la situazione.. niente, multa lo stesso. Che poi, voglio dire, parliamo di una cintura! Figuratevi se guidate ubriachi! Minimo vi schiaffano in prigione e buttano via le chiavi!!
Beh sono già le nove e mezza...ora di dormire, per la mia strana tribù on the road. So..good night mates!
Pinnacles Desert



Kalbarri National Park








martedì 24 aprile 2012

Geraldton

Sono totalmente delusa da questa Geraldton, che pensavo essere una ridente località marina e trovo invece una specie di Pergine sul mare (chi è della zona può capire, per gli altri dico solo "una tristezza").
Ho scoperto di non apprezzare gran che la struttura urbana, l'architettura, di questo posto. Non so se è una sensazione che posso allargare a tutta l'Australia, ma architettonicamente anche Perth non è una favola. 
Vista dell'oceano dall'ostello
Forse è un senso dell'estetica (di ciò che è bello per me) che è influenzato dal mio essere europea e italiana, però qua non c'è un vero e proprio centro, con i suoi edifici antichi eccetera. La costruzione più antica credo sia un gaol (jail) costruito nel 1800, ma si tratta di una strutturina di legno costruita dai pionieri. E questo è quanto. Per il resto sono tutti edifici bassi, con le insegne scritte sui muri, i tetti piatti.. un po' film americano.
Mah. 
Poi ho la sfortuna di aver trovato un ostello pieno di persone che lavorano qui, probabilmente da un po'. Quindi tutti conoscono tutti e nessuno è interessato a conoscere qualcuno di nuovo. E inoltre non sono qui per viaggiare, quindi niente passaggi verso nord. 
ex tracciato ferroviario
L'unica nota positiva è la gente fuori dall'ostello, che sembra essere piuttosto friendly. Sul bus per venire qui ho conosciuto una ragazza con origini aborigene che mi ha dato dei consigli e in un supermercato ho trovato una gentilissima signora che, vedendomi alla disperata ricerca di qualcosa, mi ha detto dove cercare.


Giochi d'acqua per bimbi
Comunque domani torno a Perth, un po' con la coda tra le gambe, un po' contenta di rivedere chi ho lasciato la e di stare in un posto più amichevole. 

domenica 22 aprile 2012

Primi dieci giorni

I miei primi dieci giorni australi sono volati via come il vento. Fortunatamente, nel piccolo ostello che mi ospitava, era piuttosto semplice riuscire a entrare in contatto con le persone e questo mi ha permesso di andare a visitare vari posti, mai da sola.
Andando in ordine cronologico sono stata a Rottnest Island, un isolotto a 20 km da Fremantle, che un tempo era una prigione per aborigeni. L'isola è stupenda, in quaranta minuti di bus ci siamo fatte tutto il giro per decidere in quale delle 20 spiaggie volevamo andare. Unica pecca: volevamo noleggiare maschera e pinne per fare snorkeling, ma il negozio chiudeva alle tre e mezza e il nostro traghetto di ritorno era alle sei.... misteri! Anzi c'è un altra pecca, i 72 dollari di biglietto del traghetto. Però devo dire che il paesaggio, il mare, la tranquillità sono veramente eccezionali.
Poi sono finita a fare un giro per il parco più grande di Perth, King's Park (che mi dicevano essere più grande di Central Park) con una ragazza australiana. Arriviamo la, io con le mie belle ciabattine e lei che tira fuori degli scarponi da trekking.... cose che succedono! Quindi scarpinata, anzi sciabattata in giro per il bush di King's Park che, devo dire, è veramente enorme e può essere piuttosto impervio. Il parco è, appunto, per la maggior parte area di conservazione di ciò che era un tempo l'ambiente nella zona di Perth, e vi si trovano molti monumenti ai soldati caduti nelle varie guerre.
Un giorno pioveva, e così, con una ragazza francese, abbiamo deciso di andare all'Aquarium, in un sobborgo di Perth che si chiama Sorrento.
- Piccolo sketch di vita australiana, giusto per farvi inquadrare un po' il modo di agire delle persone. Sul treno pieno un ragazzo si alza per lasciare il posto ad un anziano signore. E già questo, in altri paesi non capita tutti i giorni. Ma la cosa incredibile è che quell'anziano era in piedi, perchè aveva deciso di lasciare il suo posto ad una ragazza (tra l'altro piena di tatuaggi e piercing che se la vede mia nonna va a cercare un prete per farle l'esorcismo)! Sono rimasta davvero colpita e mi sono tornate in mente tutte le volte che sentiamo gli adulti/anziani iniziare frasi con "Questi giovani d'oggi.." -
Beh..
Horsefish
L'Aquarium non è stato niente male, soprattutto il tunnel sotto la vasca con gli squali, mante, tartarughe. Eccezionale stare li sotto e vedere una manta con un'apertura di due metri passarti sopra la testa! Di dimensioni totalmente opposte il Dragonfish: è una specie di cavalluccio marino che, per mimetizzarsi, ha come delle specie di rametti e foglie attaccate al corpo e si muove proprio come un'alga. In effetti più che a un cavalluccio fa pensare ad un drago che fluttua. Da bocca aperta :)
Cos'altro ho fatto? A parte incazzarmi con la banca italiana perchè non m'aveva detto un particolare per fare il bonifico estero, incazzarmi con quella australiana perchè ancora non mi hanno dato la card, scazzarmi con l'ostello di Fremantle perchè continuavano a rispondermi "Eh boh, non sappiamo se abbiamo stanza per la prossima settimana..." (ebbene si, anche in Australia c'è qualcosa che non funziona ogni tanto)
Ah, ieri sono andata a fare un giro in una zona di produzione vini con degli italiani conosciuti qui. Beh non male i vini, e anche la degustazione di caffè ci stava. Più che altro un infuso di caffè, che l'espresso qua non sanno neanche cos'è. Poi abbiamo deciso di andarci a mangiare una pizza che in effetti non era malaccio, peccato per i 30 dollari di conto (pizza+ birra+ caffè)!
Ecco, stringendo il tutto questo è quello che ho fatto qui ultimamente. Oggi mi sono sparata i miei bravi 450 km di bus e sono "atterrata" a Geraldton. Stiamo a vedere.. 
A breve delle foto daranno colore a questo post.
see you later, mates ;)

sabato 14 aprile 2012

Volo, primi giorni in ostello, Perth..

Il momento del distacco è, in ogni occasione, pieno di emotività. Però tocca farlo, quando si decide di partire. E così si raggruppano gli amici, si festeggia per "l'ultima volta" e si caccia indietro qualche lacrimuccia. Poi si salutano i parenti e si ricaccia indietro qualche lacrimuccia. E alla fine si saluta chi ci ha accompagnato, generalmente una persona importante, e di nuovo si ricaccia indietro qualche lacrimuccia... almeno fino a dopo il check in!
Per tutto il volo uno sta a pensare: " ma che cavolo.. ma veramente?!", ma ormai il dado è tratto, tocca prendere tutto nel migliore dei modi.
Così arrivata in ostello il mio stato d'animo era piuttosto socievole e non ho impiegato tanto tempo (diciamo 5 minuti) prima di iniziare a chiacchierare con chi stava in cucina.
Ho conosciuto una canadese, qualche tedesco, un paio d'inglesi..ma ancora nessun australiano! Pazzesco. Ne ho conosciuti di più in Italia!

Il CBD di Perth
Perth è una grande città, per noi gente di montagna. Fa circa 1,5 milioni di abitanti ed è molto estesa per i canoni europei. Che ve lo dico a fa': il primo giorno mi son persa cinque, sei volte e ritrovata per fortuna altre 7. Ho aperto il conto in una banca che spero vivamente di riuscire a ritrovare la settimana prossima, visto che devo passare a ritirare la carta di credito. Oggi ho cercato per un'ora un negozio di telefonia, che doveva essere su quella via, senza riuscire a trovarlo. Avanti e indietro, il navigatore diceva che era li, ma non lo trovavo. Avanti e indietro. ...alla fine in effetti era li, solo che non lo vedevo in mezzo a tutti gli altri negozi. Per me, abituata ad andare in centro a Trento ed avere ogni cosa a portata di mano e a sapere dove si trovano i negozi.. non è tanto facile. 
L'altra faccia della medaglia è che la rete dei trasporti pubblici è fantastica. All'interno dei confini del "centro" ci sono tre linee completamente gratuite (!), con bus che passano ogni 3/4 minuti. Per andare nei sobborghi c'è l'imbarazzo della scelta fra bus, treni e traghetti. Direi ottimo per una persona che è qui a piedi. 
L'altro giorno abbiamo fatto un barbecue, ma direi che siamo anni luce (in negativo) distanti dalle mie tanto amate braciolate...vabbè, un sacrificio fattibile per avere 30 gradi in autunno, no?

Prossima tappa Fremantle, sobborgo marittimo di Perth. L'ho visitata brevemente oggi e ne sono rimasta entusiasta.



So, see you soon ;)

venerdì 13 aprile 2012

Prima di partire..


Eccomi qui, alla vigilia di una grande avventura che mi porterà fino all’altro capo del mondo, in Australia. Eccitazione e preoccupazione si alternano continuamente, mi sembra di essere su un’altalena senza controllo. Ma, in fin dei conti, va bene così.
Il viaggio inizia molto prima di salire su un aereo. E’ un piccolo seme che cresce nella routine della nostra vita quotidiana. Cresce rigoglioso fra insoddisfazioni e frustrazioni, desideri di cambiamento, voglia di vedere oltre al proprio orizzonte. E’ fortunato chi sa godere di ciò che la vita ogni giorno gli regala. E, al tempo stesso, sfortunato nel non avere dentro se una forza che lo porti a voler scoprire altro.
Dicono che partire sia un po’ morire, ma non mi ritrovo in queste parole. Credo che partire sia una grande possibilità di separarsi da ciò che non va e osservarlo dall’esterno. E viaggiare il modo migliore per aprire la propria mente al mondo.
Se tutto va bene starò via un anno.
Vedrò luoghi di una bellezza indescrivibile, altri da dimenticare. Mangerò cibi mai provati prima, inciamperò in una lingua che non padroneggio, sarò più sola di quanto mai lo sia stata finora. Incontrerò tante persone sulla mia strada, ascolterò tante storie e ognuna mi regalerà qualcosa. Intreccerò nuove amicizie. Vedrò la terra di un colore diverso. Anche gli odori probabilmente non saranno più gli stessi. Proverò nostalgia. Sarò meravigliata mille volte.
Direi che non assomiglia a morire, non riguarda il perdere, ma il trovare.
Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)