venerdì 13 aprile 2012

Prima di partire..


Eccomi qui, alla vigilia di una grande avventura che mi porterà fino all’altro capo del mondo, in Australia. Eccitazione e preoccupazione si alternano continuamente, mi sembra di essere su un’altalena senza controllo. Ma, in fin dei conti, va bene così.
Il viaggio inizia molto prima di salire su un aereo. E’ un piccolo seme che cresce nella routine della nostra vita quotidiana. Cresce rigoglioso fra insoddisfazioni e frustrazioni, desideri di cambiamento, voglia di vedere oltre al proprio orizzonte. E’ fortunato chi sa godere di ciò che la vita ogni giorno gli regala. E, al tempo stesso, sfortunato nel non avere dentro se una forza che lo porti a voler scoprire altro.
Dicono che partire sia un po’ morire, ma non mi ritrovo in queste parole. Credo che partire sia una grande possibilità di separarsi da ciò che non va e osservarlo dall’esterno. E viaggiare il modo migliore per aprire la propria mente al mondo.
Se tutto va bene starò via un anno.
Vedrò luoghi di una bellezza indescrivibile, altri da dimenticare. Mangerò cibi mai provati prima, inciamperò in una lingua che non padroneggio, sarò più sola di quanto mai lo sia stata finora. Incontrerò tante persone sulla mia strada, ascolterò tante storie e ognuna mi regalerà qualcosa. Intreccerò nuove amicizie. Vedrò la terra di un colore diverso. Anche gli odori probabilmente non saranno più gli stessi. Proverò nostalgia. Sarò meravigliata mille volte.
Direi che non assomiglia a morire, non riguarda il perdere, ma il trovare.
Tra vent’anni sarete più delusi per le cose che non avete fatto che per quelle che avete fatto. Quindi mollate le cime. Allontanatevi dal porto sicuro. Prendete con le vostre vele i venti. Esplorate. Sognate. Scoprite. (Mark Twain)

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